Cacciano: «Ora al lavoro per il congresso campano»

Il Pd sannita si è ritrovato, suo malgrado, a rivestire il ruolo di chi sta tra l’incudine ed il martello
durante la due giorni della propria festa dell’unità. I dirigenti locali si sono dovuti adoperare per
mediare tra il partito nazionale ed il Governatore De Luca che non le ha mandate a dire ai suoi, rei di non voler appoggiare il suo terzo mandato e di aver commissariato il Partito in Campania. Prima del suo intervento, giusto qualche ora prima, sempre dall’arena dell’area Villa Santa Maria di Foiano di Valfortore, Antonio Misiani, indicato dalla Segretaria nazionale Elly Schlein commissario campano, aveva anticipato la scadenza del proprio incarico il 31 ottobre ed aperto al congresso regionale a patto però «che tutti abbassino i toni» per «costruire una coalizione il più ampia possibile in grado di sconfiggere il centrodestra» al governo ma anche per le Regionali dell’anno prossimo in Campania dove il centrosinistra «ha tutte le carte in regola per vincere, ma a patto che vengano messe da parte le polemiche e anteposta la comunità ai propri destini personali».

Un appello condiviso anche dal Segretario provinciale del Pd Sannio, Giovanni Cacciano, che già
l’anno scorso si era trovato a dover gestire una situazione simile con il governatore che aveva pronunciato parole di fuoco contro l’intero partito. «Faccio mio – dichiara – e rinnovo
l’appello ad abbassare i toni del dibattito sulle elezioni regionali del prossimo anno. Sembra che tutti
agiamo per rafforzare il ‘Continuiamo così. Facciamoci del male’ di morettiana memoria. Però,
un’altra strada è possibile. È la via della partecipazione e del confronto democratico. Fissiamo e
celebriamo il congresso regionale, confrontiamoci nelle tante assemblee che saranno convocate,
dibattiamo anche con asprezza, se necessario, ma lasciamo che ad esprimersi siano anche e soprattutto le democratiche e i democratici della regione Campania».

Che è un po’ anche il senso del messaggio lanciato da De Luca quando ha avvertito che le decisioni che riguardano la Campania devono essere prese in Campania, salvo poi aggiungere: «Io mi candido comunque, non perdete tempo».

Intanto il Pd sannita proseguirà il proprio percorso partendo dagli spunti maturati nella due giorni
della Festa provinciale dell’Unità dedicata e incentrata sulle aree interne. «Nel cuore della Val Fortore – commenta Cacciano -, al centro della penisola, tra il Tirreno e l’Adriatico, abbiamo tenuto una due giorni intensa, frenetica, emozionante. Tante le riflessioni, le proposte e le esperienze raccontate sul palco della Festa dell’Unità, in una location impeccabile, a Foiano di Val Fortore, con il vento che muoveva con intensità le nostre bandiere mentre spronava riflessioni e confronti schietti, profondi, autentici. Una bella esperienza di incontri e dibattiti nelle e sulle aree interne e marginali. Ripartiamo da qui per preparare e programmare l’agenda dei prossimi mesi, facendo tesoro delle analisi, delle buone pratiche e dei suggerimenti che da quel palco sono state presentate e riportate.

Ringraziamo i tanti che hanno scelto di esserci, di stare insieme a noi, di confrontarsi, di ritrovarci,
per andare avanti uniti, per cercare nelle legittime diversità di far arretrare e mettere un argine al
governo della destra di Giorgia Meloni che continua ad approvare leggi inique e corporative che
non arrecheranno alcun bene all’intero paese, né oggi né in futuro».

«Un grazie speciale – conclude il Segretario provinciale – ai Sindaci, agli amministratori ai tanti
dirigenti nazionali, al Governatore, al presidente dell’Envi ed a tutti i gli autorevoli protagonisti dei dibattiti».

Anna Liberatore- Il Mattino 15-10-2024