IL PD GUARDA AD UN AMPIA ALLEANZA DI CENTRO-SINISTRA APERTA AL MONDO CIVICO

L’Initervista al Segretario Provinciale,Giovanni Cacciano

Sᴇɢʀᴇᴛᴀʀɪᴏ, ᴇ̀ ɴᴏᴛᴏ ᴄʜᴇ ᴍᴏʟᴛᴇ sᴄᴇʟᴛᴇ ᴘᴏʟɪᴛɪᴄʜᴇ ᴅɪᴘᴇɴᴅᴏɴᴏ ᴅᴀʟʟᴇ ᴇʟᴇᴢɪᴏɴɪ ᴘʀᴏᴠɪɴᴄɪᴀʟɪ. Sᴇ ɪʟ ᴘʀᴏssɪᴍᴏ ᴀɴɴᴏ ᴅᴏᴠᴇssᴇ ᴠᴏᴛᴀʀsɪ ᴄᴏɴ ɪʟ ᴠᴏᴛᴏ ᴘᴏᴘᴏʟᴀʀᴇ, ɪʟ PD ǫᴜᴀʟᴇ ʟɪɴᴇᴀ ᴘᴏʟɪᴛɪᴄᴀ ᴘᴇʀsᴇɢᴜɪʀᴇʙʙᴇ?

Il Partito Democratico ha una chiara linea politica di alternativa alle Destre e al Mastellismo. Lavoriamo senza sosta per rilanciare e rafforzare un’ampia ed inclusiva Alleanza di Centro Sinistra che, aperta all’importante contributo del Civismo, possa disegnare una competitiva proposta di governo in occasione delle probabili elezioni provinciali del prossimo anno finalmente ricondotte al voto popolare.Organizzare una squadra ed un programma credibili, partendo dai temi cruciali del nostro territorio, rappresenta il presupposto per intercettare la fiducia dei Cittadini Sanniti chiamati dopo oltre 15 anni a decidere le sorti del governo provinciale. 
Ciclo integrato dei rifiuti, sistema delle acque per uso potabile ed irriguo, i risvolti sulle produzioni agricole e sull’equilibrio idrogeologico della crisi climatica, gli effetti dell’inverno demografico sui nostri territori marginali sono solo alcuni dei punti cardine di un cammino comune per condurre il Sannio oltre le rovine della decennale gestione mastelliana ed evitare, al contempo, il letale abbraccio delle sirene della peggiore destra d’Europa.

Cᴏɴ Fᴏʀᴢᴀ Iᴛᴀʟɪᴀ ɪɴᴛᴇʀᴄᴏʀʀᴇ ᴜɴ ʙᴜᴏɴ ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴏ. Sɪ sᴇɴᴛᴇ ᴅɪ ᴇsᴄʟᴜᴅᴇʀᴇ ǫᴜᴀʟsɪᴀsɪ ᴅɪsᴄᴏʀsᴏ ᴄᴏɴ ɢʟɪ Aᴢᴢᴜʀʀɪ ᴘᴇʀ ʟᴀ Rᴏᴄᴄᴀ, ᴀᴛᴛᴏ ᴀ ᴅᴇᴛʀᴏɴɪᴢᴢᴀʀᴇ Mᴀsᴛᴇʟʟᴀ ?

Con Forza Italia, come con ogni partito nazionale avversario, vige un rapporto di semplice buona educazione istituzionale. Di ben altro rango è la costante relazione politica con i nostri alleati di Centro Sinistra e del mondo Civico che coltiviamo con cura, benché spesso distanti dai riflettori.Purtroppo, la dialettica politica sannita ha vissuto una lunga stagione spuria. La presenza di Mastella ha impedito che si instaurasse una sana e normale competizione tra destra e sinistra, o tra centro-destra e centro-sinistra. La ‘logica del viandante’ ha significato anzitutto questo, il prevalere del trasformismo e dell’opportunismo sulla politica programmatica e di sviluppo. Questa stagione sta vivendo la sua fase terminale e Mastella, come accaduto alle elezioni politiche di pochi mesi orsono, sarà detronizzato dagli elettori. Non sfugge che a settembre scorso, con ben 9 candidati, Noi di Centro ha conseguito un magro 14%, quarta forza in campo, medaglia di cartone. Di contro, noi stiamo lavorando alacremente per mettere in piedi un’ampia alleanza politico-civica che parta dalle forze progressiste giunte seconde e terze il 25 settembre 2022.

Aʟʟᴇᴀᴛɪ ᴀʟʟᴀ Rᴇɢɪᴏɴᴇ ᴇᴅ ɪɴ ᴀʟᴛʀᴇ ʀᴇᴀʟᴛᴀ̀ ɪᴍᴘᴏʀᴛᴀɴᴛɪ ᴅᴇʟʟᴀ Cᴀᴍᴘᴀɴɪᴀ, ɴᴇᴛᴛᴀᴍᴇɴᴛᴇ ᴅɪᴠᴀʀɪᴄᴀᴛɪ ɴᴇʟ Sᴀɴɴɪᴏ. Cᴏɴ Mᴀsᴛᴇʟʟᴀ ɴᴏɴ ᴄ’ᴇ̀ ᴀʟᴄᴜɴᴀ ᴘᴏssɪʙɪʟɪᴛᴀ̀ ᴅ’ɪɴᴛᴇsᴀ? E ᴘᴇʀᴄʜᴇ́?

Questa è una narrazione tutta locale che va sfatata. Alle regionali del 2020, il sindaco di Benevento chiuse un accordo elettorale con il Presidente De Luca, peraltro sostenuto da ben 15 liste. Nessuna alleanza è stata mai allestita con il PD, tanto è vero che alle politiche siamo stati avversari e competitor nei collegi. Vi fu, invero, un tentativo di dialogo alle amministrative di Napoli poi rivelatosi un clamoroso flop. L’inutile lista Mastelliana non elesse alcun consigliere comunale.Viceversa, è esemplare il recentissimo caso di Marcianise dove Noi di Centro, per il tramite della propria consigliere regionale, ha espressamente sostenuto la coalizione di destra che purtroppo ha prevalso per meno di 100 voti sulla candidata di centro sinistra.Mi permetta, però, una breve riflessione che vada oltre il contingente. Il PD è in primo luogo un partito, una Comunità di donne e uomini che si definisce nel «prendere parte», nell’essere partigiana. C’é alla radice una distanza abissale -uno iato prima culturale e poi politico- con chi predica e pratica il centro mobile, la perenne e furba indifferenza delle parti in funzione dell’interesse ‘particulare’ di un singolo. È la negazione di quel riformismo radicale e lungimirante di matrice collettiva a cui ci richiamiamo, oltre ad essere benzina sul fuoco del discredito della politica.

Iɴ ǫᴜᴇsᴛᴇ sᴇᴛᴛɪᴍᴀɴᴇ, ɪᴍᴘᴀᴢᴢᴀ ᴄᴏᴍᴇ ɴᴏɴ ᴍᴀɪ ʟ’ᴀᴍʙᴜʟᴀɴᴛᴀᴛᴏ ᴘᴏʟɪᴛɪᴄᴏ. «Nᴏɪ ᴅɪ ᴄᴇɴᴛʀᴏ» ᴇ̀ ᴄᴏᴍᴇ ʟᴀ ᴘᴏʀᴛᴀ ɢɪʀᴇᴠᴏʟᴇ ᴅɪ ᴜɴ Gʀᴀɴᴅ Hᴏᴛᴇʟ. A ᴄᴀʟᴀᴍɪᴛᴀʀᴇ ɪ ᴍᴀsᴛᴇʟʟɪᴀɴɪ, ᴘᴇʀᴏ̀, ᴇ̀ ǫᴜᴀsɪ ᴇsᴄʟᴜsɪᴠᴀᴍᴇɴᴛᴇ Fᴏʀᴢᴀ Iᴛᴀʟɪᴀ, ᴘᴇʀᴄʜᴇ́ ɪʟ PD ɴᴏɴ ᴀᴛᴛʀᴀᴇ?

Le ‘porte girevoli’ sono l’equivalente della ‘pratica del viandante’. È la politica sterile del respiro breve, del furbo opportunismo trasformista che si rivolge contro il suo più noto teorico e praticante, Mastella, dilaniandolo. D’altro canto, Noi di Centro, è ormai confinato tra l’epitaffio e ponte sette luci, senza alcun riferimento nazionale ed ai margini delle dinamiche regionali. Il mondo ‘grigio-nero’ degli amministratori che Mastella aveva attratto a sé, con mere logiche di potere, sta semplicemente tornando a casa.Il PD Sannita, al contempo, sta svolgendo una minuziosa opera di ri-connessione territoriale. Comune per comune, come sappiamo fare Noi, ma lontano dai clamori dei social media. All’esito delle provinciali verificheremo la qualità del lavoro svolto. Siamo fiduciosi di concorrere per il primo posto come accaduto alle scorse regionali e alle comunali di Benevento.

Sᴀʀᴇʙʙᴇ Fᴀᴠᴏʀᴇᴠᴏʟᴇ ᴀʟ ᴛᴇʀᴢᴏ ᴍᴀɴᴅᴀᴛᴏ ᴘᴇʀ Dᴇ Lᴜᴄᴀ?

Giova ricordare che le elezioni regionali si svolgeranno a fine del 2025. Mancano due anni e mezzo, un’era geologica. Parlarne adesso, sovente a sproposito, è un atto di autolesionismo di cui faccio fatica a scorgere le ragioni. In ogni caso, ritengo che il tema dirimente sia più ampio e non riguardi il mero numero dei mandati ma le modalità di selezione delle classi dirigenti nelle istituzioni. È noto che il sistema elettorale regionale – come per le comunali e le europee – affidi tale selezione in via prioritaria ai cittadini/elettori cui è attribuito un potere effettivo.
Fa purtroppo eccezione il parlamento repubblicano – dal 2006 asservito alla logica delle liste bloccate – in cui non di rado gli eletti sono dei nominati calati dall’alto senza alcuna connessione con il territorio. In Campania ne sappiamo qualcosa. Su sei parlamentari del PD, tre provengono da Lombardia, Emilia Romagna e Basilicata. Il risultato è che le due province delle aree interne, Avellino e Benevento, sono prive di rappresentanza.Pertanto, la battaglia di libertà che dovremmo intestarci, in nome di un rinnovamento sostanziale, è la rigenerazione del rapporto tra il «potere democratico» che i cittadini esercitano mediante il voto e i «mandati» nelle istituzioni. Laddove tale potere è effettivo, il consenso è giudice supremo e «regola decisiva». Osservarla è l’unica strada che abbiamo per vincere le elezioni e battere le Destre. Anche in Campania.

Pᴇʀ ɪ ᴄᴏɴsɪɢʟɪᴇʀɪ ᴠɪɢᴇ ʟᴏ sᴛᴇssᴏ ᴄʀɪᴛᴇʀɪᴏ? Iɴ ᴏɢɴɪ ᴄᴀsᴏ, ʀɪᴛɪᴇɴᴇ ᴄʜᴇ Mɪɴᴏ Mᴏʀᴛᴀʀᴜᴏʟᴏ ᴘᴏssᴀ ᴇssᴇʀᴇ ʀɪᴘʀᴏᴘᴏsᴛᴏ ᴘᴇʀ ʟᴀ ᴛᴇʀᴢᴀ ᴠᴏʟᴛᴀ?

Siamo un partito, una comunità. Le candidature sono un processo collettivo che parte dal basso e si compie negli organismi dirigenti.Valuteremo insieme, nel rispetto del pluralismo interno, le varie disponibilità anche in ragione dei risultati prodotti per il partito e per il territorio.

Dɪᴄᴀ ʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛᴀ̀: ᴜɴᴏ sᴄʀᴀɴɴᴏ ɪɴ ᴄᴏɴsɪɢʟɪᴏ ʀᴇɢɪᴏɴᴀʟᴇ ʟᴇ ɪɴᴛᴇʀᴇssᴇʀᴇʙʙᴇ?

Mi piacerebbe che il nostro partito e il Sannio siano finalmente protagonisti della vicenda regionale campana. Lavoriamo anzitutto per questo.

Pᴇɴsᴀ ᴄʜᴇ ɪʟ PD ᴄᴀɴᴅɪᴅᴇʀᴀ̀ ᴜɴ sᴀɴɴɪᴛᴀ ᴀʟʟᴇ Eᴜʀᴏᴘᴇᴇ? Cʜɪ ᴘᴏᴛʀᴇʙʙᴇ ᴇssᴇʀᴇ ɪɴ ᴘɪsᴛᴀ?

Qualche avances l’abbiamo ricevuta. Siamo però una piccola provincia di poco più di 260mila abitanti. Il collegio elettorale meridionale ha una popolazione di oltre tredici milioni. Si tratterebbe, oggettivamente, di una sfida ai limiti del proibitivo. In ogni caso, qualsiasi scelta la condivideremo con la Segreteria nazionale e il partito regionale con cui siamo costantemente in fruttuoso contatto.

Cʜᴇ ɴᴇ ᴘᴇɴsᴀ ᴅᴇʟʟᴀ ᴘʀᴏssɪᴍᴀ ᴀᴅᴇsɪᴏɴᴇ ᴅᴇɪ sᴜᴏɪ ᴇx ᴀᴍɪᴄɪ ᴅɪ «Essᴇʀᴇ ᴅᴇᴍᴏᴄʀᴀᴛɪᴄɪ» ᴀᴅ Iᴛᴀʟɪᴀ Vɪᴠᴀ?

Il tempo sa essere galantuomo, dirada le mistificazioni e ripone ogni cosa al suo posto. Gli «ex democratici» predicavano la ‘sinistra autentica’ contro la deriva moderata e personalistica del PD renziano. Approdano ora in Italia Viva – il partito iper personale di Renzi  –nel momento in cui pare si accinga a varcare le soglie della destra-centro. Non credo debba aggiungere altro, fa già ridere così…
Gianni De Blasio,Il Sannio Quotidiano 13-08-2023