Il fedelissimo Dem: Sostengo De Luca

Mino Mortaruolo siede dal 2015 in consiglio regionale tra le fila del Pd, il partito in cui ha comin-
ciato e proseguito la sua carriera politica iniziata da segretario provinciale dei “Giovani popolari” e
poi dei giovani Margherita. Figlio d’arte (il papà Domenico è stato sindaco di Torrecuso per 25 anni ed ex presidente della comunità montana del Taburno), è stato anche vicesindaco ed assessore
del suo paese oltre che segretario provinciale dei democratici sanniti. È componente delle commissioni: Urbanistica, lavori pubblici e Traporti; Istruzione e cultura, Ricerca scientifica e Politiche sociali; Agricoltura; Anticamorra e Beni confiscati; Società partecipate, consorzi ed enti strumentali alla Regione.

 

Da quando ha cominciato il suo percorso politico non ha mai cambiato partito. Non si sente di rappresentare un caso anomalo?

«No (scoppia a ridere). Penso che sia la normalità. È anche vero che ho avuto la fortuna di militare in un partito grande, come il Partito democratico, in cui c’è sempre stata una base molto ampia. Molto spesso cambia casacca chi si trova stretto o milita in movimenti che durano il tempo di una legislatura. Personalmente non ci ho mai pensato».

 

A proposito di cambio di partiti. Recentemente il consigliere regionale Gino Abbate è tornato al Pd, c’è maggiore collaborazione tra voi ora?

C’è sempre stata, l’ho sempre coinvolto ed invitato in qualsiasi iniziativa abbia organizzato, anche quella sull’autonomia differenziata scolastica. Ed anche ai tavoli di discussione: tra noi c’è sempre stata collaborazione ed affetto, dal punto di vista umano».

 

È consigliere regionale di un’area interna dal 2015, cos’è cambiato in quasi dieci anni?

«Siamo partiti da una situazione molto difficile, all’inizio della prima legislatura abbiamo dovuto
mettere in ordine i bilanci. Basti pensare alla sanità, che è stata commissariata per i primi cinque anni, dove abbiamo effettuato un lavoro straordinario di risanamento e poi di investimento. Stiamo raccogliendo qualcuno di frutti in questi giorni, vedi le recenti inaugurazioni fatte al San Pio, in un contesto che rimane comunque complicato stante la difficoltà a reperire risorse umane. Siamo intervenuti anche sui trasporti. L’altro giorno sono stato alla stazione ferroviaria Appia di Benevento, era da quando è stata costruita che non subiva un intervento tanto importante.
È vero, ci sono stati disagi disumani nei collegamenti con Napoli, ma abbiamo fatto un’azione che nel lungo periodo darà risultati importanti con collegamenti migliori che, uniti agli investimenti nazionali sull’Alta Capacità, miglioreranno anche la logistica. E poi abbiamo ricostruito il rapporto con i Comuni, finanziato l’edilizia scolastica e la viabilità. Tante cose sono cambiate, con investimenti messi in campo in un contesto molto difficile, quello del Covid».

Si ricandiderà?

«Non lo so, le candidature sono sempre frutto di una discussione collegiale e complessiva. Ad oggi
mi sembra prematuro anche parlarne. Bisogna essere sempre a servizio della comunità che però non può vivere sulle aspettative o delle istanze di un singolo».

Come sono i rapporti con il Pd locale? Ultimamente non la si è vista molto alle loro iniziative.

«Ho un ottimo rapporto con i dirigenti ed i circoli. Resto un consigliere di maggioranza a sostegno
del presidente De Luca e continuo il mio lavoro».

Ha cominciato la sua carriera politica da giovanissimo. Quale è stato il momento più difficile e quale quello di maggiore soddisfazione?

«Il momento più difficile l’ho vissuto quando mi sono candidato per la prima volta a Torrecuso ed
ho perso le elezioni cominciando a fare l’opposizione. Quello più bello quando mi dimisi da consigliere comunale del mio paese facendo entrare al mio posto Andrea Mercurio che poi si è dimostrato un ottimo amministratore
e segretario di circolo del Pd».

Torrecuso a giugno torna alle urne. Che clima si respira?

Sono giornate convulse di riunioni, solo stasera (ieri per chi legge, ndr) ce ne sono tre. C’è
grande protagonismo, ma poca costruzione di squadra: al momento ci sono più candidati a sin-
daco che a consigliere comunale

di Anna Liberatore, Il Mattino 15-03-2024