«Non sarà Pompei, ma il Parco resta valido»

“Un’occasione persa. Speriamo non sia l’ultima per la città. Ma il dato è evidente: l’Amministrazione Comunale poteva decidere di investire 4 milioni di euro – già nelle disponibilità di palazzoMosti – su piazza Cardinal Pacca e non lo ha fatto”.

I gruppi di opposizione non si capacitano, non si spiegano il voto contrario della maggioranza alla proposta Perifano. Riassume la vicenda Floriana Fioretti: “La stessa amministrazione, che in quel luogo voleva insediare un terminal bus, non se l’è sentita di finanziare la realizzazione di un parco archeologico. Quasi un ossimoro: si vogliono più turisti ma non si punta fino in fondo su ciò che dovrebbe determinare la crescita del turismo, ovvero l’enorme ricchezza del nostro patrimonio storico e archeologico”. Lo scorso luglio, ricorda la capogruppo del Partito democratico, l’Amministrazione comunale diceva di voler realizzare il parco archeologico e rivendicava il merito di aver dato avvio agli scavi. “Oggi rivelano che diversi esperti avrebbero espresso dubbi sul reale valore dei reperti archeologici. Ora, non so quali esperti abbia interpellato Mastella e cosa gli abbiano riferito.
Per me contano gli atti ufficiali. Già nel lontano 1980, l’allora Soprintendente Archeologico, il prof. Werner Johannowsky, scrisse che in Piazza Cardinale Pacca erano state individuate significative strutture antiche di epoca classica e medievale, la cui importanza era stata “subito attestata” dagli interventi delle competenti Autorità scientifiche culturali nazionali. Un abbaglio? Una conclusione affrettata? Data l’autorevolezza della fonte non direi proprio”. Fioretti vola, poi, ai giorni nostri, per ricordare che il Ministero per i Beni Culturali, con apposito Decreto n.98 d del 1° marzo 2021, su
conforme parere della Soprintendenza Archeologica Bn-Ce , ha sottoposto Piazza Pacca al vincolo di interesse archeologico, giacché nell’area sorgevano le chiese di S. Iacobi a Foro e S. Stephani
de Foro: le intitolazioni delle due chiese avvalorano l’ipotesi che fin là si estendesse il foro della città romana, con resti risalenti al I° e II° secolo d.C.. “Inoltre, il rinvenimento nel sottosuolo della piazza di una statua di Domiziano in veste di faraone, ha indotto gli studiosi a considerare la esistenza di un tempio dedicato al culto di Iside e Serapide. E’ tutto nero su bianco, tutto scritto nella relazione archeologica allegata al decreto di vincolo. Basta leggerla”. “Insomma, non sarà Pompei – per utilizzare ancora una espressione del Sindaco – ma le condizioni per immaginare un Parco Archeologico in piazza Cardinale Pacca già esistono. Il punto è
volerlo o no. Il punto è decidere – una volta e per tutte – se Benevento vuole o non vuole scommettere con forza su se stessa e sulle proprie bellezze artistiche”.

Gianni De Blasio-Il Sannio Quotidiano-07-10-2023