Le Europee all’orizzonte, il consolidamento del processo di crescita del Pd a Benevento: queste le sfide per Francesco Zoino, segretario cittadino dem.
“Come sta il Pd in città? Secondo me molto bene – commenta Zoino – perché il gruppo consiliare sta lavorando benissimo da un lato segnalando tutte le inefficienze dell’amministrazione Mastella, e sono tante, dall’altro portando in commissione e in aula le istanze dei cittadini, che ci arrivano costantemente anche grazie a intuizioni felici come le dem box”
E sul fronte adesioni?
Il Pd oggi è un partito molto appetibile, sia nella società civile con tantissimi cittadini che si sono avvicinati o riavvicinati sia tra gli amministratori: l’ingresso dell’amico Gino Abbate ci ha dato una grossa mano, presto ne potremmo annunciare di nuovi e importanti: insomma, non c’è alcun dubbio che la comunità dem di Benevento cresca e bene. Credo che a vario livello, dall’ambito cittadino a quello nazionale, si stia per aprire una fase di importante protagonismo per il Pd.
Tra due settimane le Europee, sosterrete Decaro?
In maniera convinta: è un amministratore serio che conosce alla perfezione le esigenze del sud, da sindaco di Bari e delle aree interne visto il suo ruolo di presidente Anci. Una risorsa preziosa in Europa dunque in un momento in cui il Governo va avanti con autonomia differenziata e da ultimo col taglio delle risorse ai comuni sul fronte Pnrr, una vera assurdità. Una persona per bene che si è sempre opposta al malaffare e che rappresenta totalmente i valori del Partito Democratico: qui a Benevento lo sosterremo in maniera totale.
Il prossimo 2 giugno Decaro sarà in città?
Sì, per celebrare insieme una festa importantissima per la nostra comunità come quella della Repubblica, e sarà anche un’occasione per ribadire il nostro no all’autonomia differenziata, per far sentire ad Antonio la fiducia totale della comunità democratica sannita. Sarà un bellissimo evento
Con lo spazio o senza si finisce sempre a Decaro dunque?
Per me è un valore aggiunto, tant’è che molti cittadini davano per scontato che candidato ci fosse proprio Umberto, perciò in un momento in cui gli altri giocano coi nomi lo faccio anche io, suggerendo che basta scrivere Decaro, senza aggiungere Del Basso. Anche perché dire “vota Antonio” aprirebbe una questione di diritti.