“La scelta di celebrare la Festa Provinciale dell’Unità nel cuore della Val Fortore ha animato un sorprendente interesse per le aree interne che si è vivacizzato proprio all’indomani dell’intensa due giorni promossa dal PD Sannita. In quel di Foiano – scrive Filomena Di Mezza del Dipartimento Aree Interne PD Sannio – si è sviluppata una riflessione attenta e non banale sulla rarefazione demografica in atto, sui tanti problemi correlati nonché sulle proposte approntate dal partito democratico che vanno oltre le solite petizioni locali.
È apparsa da subito chiara l’urgenza di cambiare rotta ed attivare una di serie di politiche fiscali ad effettivo e percepibile vantaggio di queste aree, anche rimodulando l’attuale classificazione della SNAI.
Di seguito, una sintesi degli interventi più significativi, dalle Attività produttive ai servizi essenziali come Scuola e Sanità, presentati ed approfonditi durante la Festa provinciale: occorre favorire la crescita economica di questi territori riconoscendo una condizione di oggettivo svantaggio, anche con forme di incentivi fiscali; Analogamente, va incentivata la permanenza dei nuclei familiari e dei Professionisti nelle aree interne e montane del Paese; Incentivi economici e di carriera agli Insegnanti che operano in queste zone in modo continuativo (es. 3 o 5 anni) per salvaguardare la continuità didattica degli alunni; Modificare la normativa sul numero minimo nelle classi, per tutelare la presenza di plessi scolastici nelle aree che si stanno spopolando; Incentivi economici e di carriera nonché soluzioni abitative per il personale sanitario dei presidi periferici e per i medici di famiglia per coprire gli ambulatori anche per il servizio di guardia medica delle zone scoperte e contrastare la carenza di personale; Adeguato sostegno alla non autosufficienza con rafforzamento dei servizi integrati socio sanitari.
Questo – conclude Di Mezza – il quadro sommario delle azioni discusse che, se attivate, interverrebbero da subito nella carne viva delle dinamiche sociali ed economiche delle aree interne e marginali, invertendone il trend di questi anni legato a scelte ed opzioni ampiamente inefficaci. Rispetto ad un dibattito serio e innovativo in termini di contenuti e proposte, in cui non è mancato il riferimento alla necessaria sinergia tra i sindaci, assistiamo in questi giorni ad un maldestro tentativo di emulazione da parte di altri protagonisti delle vicende politiche sannite che, purtroppo, alle proposte serie e cantierabili preferiscono la consueta carrellata di foto e di proclami a vuoto. Un lusso fatuo che i nostri territori non possono più permettersi”.