Il lapidarium già vandalizzato. “Dove sono le telecamere?”

Nemmeno inaugurato, il lapidarium è finito vittima anche lui dei vandali: così come per le panchine tecnologiche di piazza Roma, anche la teca ideata e realizzata con il programma Pics di fianco all’Arco di Traiano, e che presto ospiterà i reperti di epoca romana individuati di concerto con la Soprintendenza, è stata sfregiata nella sua componente tecnologica. Ossia due pannelli raffiguranti altrettanti numeri che segnano i punti di interesse storico sulla mappa interattiva fissata su una delle estremità della teca. Si notano inevitabilmente i segni lasciati dai teppisti, i numeri a terra e i fili elettrici che fuoriescono, oltre ad alcune parti del rivestimento in nero scollate con le mani.

Scene che oramai, purtroppo, non fanno più a notizia. A commentarle il gruppo Pd a Palazzo Mosti in una nota: “Siamo alle solite. Il Lapidarium, posto accanto al monumento simbolo di Benevento è stato vandalizzato. Uno schema purtroppo ricorrente nelle dinamiche cittadine: si installa un’opera, una suppellettile, un decoro e bastano pochi giorni o in alcuni casi poche ore per vederla vandalizzata. E in questo caso si colpisce un’opera per cui, ricordiamo, era stato annunciato pure un sofisticato programma di sorveglianza a prova di professionisti del crimine, e poi bastano semplici vandali, probabilmente ragazzini, per arrecare danno.

Sì perché non solo non c’è il sofisticato sistema di sorveglianza, ma da quanto sembra non funzionano neppure le telecamere in zona. Eppure proprio l’opposizione negli incontri in commissione ha spesso sollecitato l’amministrazione a provvedere efficacemente per la sorveglianza e la vigilanza di queste opere, evidentemente in maniera vana.

Al netto di ciò tuttavia, e della doverosa repressione che deve essere fatta di gesti che non possono essere derubricati a ragazzate, sarebbe opportuno anche sensibilizzare i nostri ragazzi alla bellezza della nostra città. Educarli, magari in un dialogo con gli istituti scolastici, al rispetto e all’importanza dei nostri monumenti: bisognerebbe pensare anche a questo, viste le evidenze, e non solo a spendere frettolosamente finanziamenti per opere discutibili o incomplete”.

Redazione Dem Sannita