Servizio Idrico Integrato, Fallimento di “Noi di Centro”

Pubblichiamo di seguito la nota stampa del Capogruppo PD Floriana Fioretti presso Palazzo Mosti.

La mancanza del gestore unico ha precluso la strada di accesso ai fondi PNRR, certificando così l’incapacità della politica di avere potere decisionale e certificando il fallimento della gestione privatistica.

L’accesso ai fondi PNRR poteva rappresentare lo snodo cruciale nel settore idrico, non solo nel breve periodo sfruttando l’occasione dei fondi per fare investimenti ma soprattutto per una visione di lungo periodo, dando vita a soggetti capaci di gestire il servizio idrico, progettare e realizzare interventi, gestire in maniera ottimale le risorse, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze.

Ci sono diverse delibere Eic di candidature di progetti su misure Pnrr per i distretti dove c’era il gestore unico.

Solo per citare alcuni numeri:

25 milioni di euro provenienti dal PNRR per l’ammodernamento e la realizzazione di impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento dei fanghi di acque reflue. Risorse che serviranno a finanziare tre progetti, presentati dall’Ente Idrico Campano, di cui due del distretto Sarnese Vesuviano ed uno nel Distretto Sele.

50 milioni dal PNRR per dire stop allo spreco dell’acqua, per procedere alla digitalizzazione e al monitoraggio da remoto e risanare le reti idriche della Campania. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha finanziato il progetto EIC per il gestore unico del Distretto Sarnese Vesuviano GORI, che ha ottenuto il punteggio più elevato tra quelli che operano nelle regioni Meridionali.

Risorse provenienti dal PNRR grazie alle quali saranno finanziati gli interventi finalizzati al controllo ed alla riduzione delle perdite delle reti di distribuzione nei 76 comuni del Distretto Sarnese Vesuviano. «50 milioni assegnati che si aggiungono ad  oltre 6 milioni, stanziati direttamente dal Distretto che ha voluto dare un contributo concreto per garantire pari dignità ai territori che saranno interessati in maniera omogenea da interventi importantissimi per la riduzione delle perdite.

Insomma tante le occasioni mancate che potevano essere colte al volo per il miglioramento del servizio idrico, per contrastare lo spreco di risorse, per realizzare interventi di risanamento di reti idriche obsoloscenti e per contrastare carenze infrastrutturali nel settore fognario-depurativo.

Invece il Sannio è rimasto fermo al palo, accumulando ritardi e condannando il nostro territorio a restare fuori dalle importanti opportunità di finanziamento del PNRR.

Redazione Dem Sannita 06-05-2024