“Quello del Presidente De Luca a Roma, nella giornata di ieri 16 febbraio, è uno spiacevole “fuori onda”, carpito di nascosto, mentre sedeva su un divanetto alla fine di un’intensa e partecipata manifestazione che aveva vissuto vari momenti di tensione, con difficoltà “create ad arte” per istigare i Manifestanti.
Resta, tuttavia, oltre il fumo della polemica mediatica, l’assoluta gravità di un Governo che tratta centinaia di Sindaci ed Amministratori come delinquenti comuni.
Un governo sordo alle giuste rivendicazioni dei territori finanziariamente strangolati dall’uso ricattatorio delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione. Venti miliardi di euro destinati per legge al Mezzogiorno, ma strumentalmente ‘bloccati a Roma’ perché si intende farne ‘merce da campagna elettorale’ a dispetto delle Istituzioni repubblicane che pro tempore si rappresentano.
Si pretende il necessario rispetto dei ruoli e delle funzioni pubbliche, ma si usa il potere come una clava, con modi ad un tempo intimidatori e clientelari.
Un bruttissimo stile che richiama tempi poco edificanti della storia del nostro paese. D’altronde, non abbiamo dimenticato toni e stile dell’attuale Presidente del Consiglio quando, dai banchi dell’opposizione, schiumava rabbia contro quelli che definiva gli “orchi di Bibbiano”.
Due pesi e due misure, da quelle parti è tradizione fare così e il clima esperito ieri lo conferma.
Il colore era grigio scuro, tendente al nero. Spero di sbagliarmi”.
Giovanni Cacciano